Monte Berico 02aLo scorso 12 maggio, una cinquantina di parrocchiani ha aderito alla proposta di un pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Monte Berico a Vicenza.
La meta era quanto mai indicata, in questo anno giubilare della misericordia, poiché la statua che si venera alle spalle dell’altar maggiore è proprio quella della “Mater Misericordiae”. La Vergine è posta in piedi, con le braccia aperte per sostenere il suo ampio mantello, con il quale protegge i suoi figli, rappresentanti del popolo vicentino di ogni ceto sociale, inginocchiati ai suoi piedi, quattro a destra e quattro a sinistra, che invocano la sua protezione “Mostrati Madre” come si legge nell’iscrizione sul basamento della statua.
Sull’altare, ai piedi della statua, don Carlo ha celebrato la S. Messa al termine della quale tutti assieme abbiamo recitato la preghiera scritta da Papa Francesco “... aiutaci a dire il nostro sì...”.
Il Santuario è affidato alla cura dei Servi di Maria e uno dei frati ci ha guidato nella visita al Convento soffermandosi, in particolare, sull’illustrazione di un quadro che occupa l’intera parete, opera di Paolo Veronese, “Convitto di S. Gregorio Magno nel refettorio del Convento antico”, miracolosamente salvato dai danni e dai tentativi di esportazione durante le guerre, che in quella zona sono state numerose.
Terminata la visita, ci siamo trasferiti al Ristorante “Ai sette Santi”, dove ci aspettava un lauto pranzo, che è stato molto apprezzato sia per qualità che per quantità.
Il pomeriggio era destinato all’escursione a Sirmione, con tempo libero a disposizione e tante possibilità per non annoiarsi: abbiamo iniziato con un bell’acquazzone – per fortuna durato pochi minuti – e poi ci siamo inoltrati nelle viuzze con negozi di ogni genere, ma soprattutto gelaterie, gelaterie e... ancora gelaterie con esposizione di tanti prodotti che era impossibile ignorare.
Tra le altre mete visitate: il Castello, la Cappella dopo l’arco di ingresso, le Terme, l’antica Chiesa di S. Pietro, recentemente ristrutturata, con la campana “La Julia” che suona all’ora del tramonto per la ricorrenza dell’8 settembre 1943 a memoria ed onore dei militari italiani caduti.
E’ stato anche possibile visitare la casa in cui abitava ed è morta nel 1964 la Venerabile Benedetta Bianchi Porro, per la quale è in corso il processo di beatificazione.
La giornata è stata intensa e interessante, movimentata anche nel viaggio di ritorno da un "fuori programma" spiacevole, la rottura dell'impianto dell'aria condizionata del pullman. Pur nella difficoltà dell'imprevisto, la gestione ha attenuato le difficoltà e gli inconvenienti.

Puoi vedere alcune foto della giornata, cliccando qui.

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