0.6.Copertina libro

La parrocchia di s. Elena si trova inserita in quello che era il borgo di Quarto Cagnino, località già conosciuta nell’epoca romana, poi nel Medioevo borgo agricolo e infine comune autonomo fino all’annessione del territorio nell’orbita di Milano. È un luogo che si è molto evoluto nel tempo, oggi si presenta completamente modificato e trasformato, anche se sono riconoscibili alcuni spazi rimasti intatti nel tempo. Il borgo, alle dipendenze della sede plebana di Trenno, vede la sua vita religiosa svolgersi intorno all’oratorio di s. Giovanni Decollato, luogo di culto per la popolazione fino alla costruzione dell’attuale chiesa di s. Elena.
A cavallo tra il XIX e il XX secolo si muovono i passi per rendere i fedeli di Quarto Cagnino indipendenti dalla parrocchia di Trenno. La costruzione della nuova e imponente chiesa di s. Elena ne agevola il distacco e permette la creazione di una nuova parrocchia in un territorio che ormai si sta sempre più urbanizzando. Progettata dall’architetto Michele Marelli, vede i lavori iniziare nella primavera del 1938 per terminare nel giugno dell’anno successivo. L’inaugurazione dell’edificio, alla presenza della regina Elena e del cardinale Schuster, avviene il 17 giugno 1939 e la sua consacrazione esattamente una settimana dopo. La presenza del cardinale Schuster all’inaugurazione della chiesa di s. Elena è alquanto singolare: mai partecipava ad inaugurazioni o aperture al culto di chiese, ma solo si prodigava di celebrarne la consacrazione. Con molta probabilità questo episodio è un unicum nei venticinque anni del suo episcopato.Schuster e Regina Elena 04aNegli anni Quaranta, nonostante la guerra in corso, si completa la struttura e si provvede alla casa parrocchiale: lavori che hanno termine nel 1945.
Il 15 ottobre 1942 il cardinale Schuster emette il decreto di fondazione della nuova parrocchia, che entra in vigore il 1 novembre successivo. Già l’anno precedente erano iniziate le attività dell’oratorio maschile e femminile. Presto si avvia anche un gruppo di Azione Cattolica.
Al primo parroco don Augusto Armani, succede, nel 1952, don Aldo Malnati che si trova a dover fronteggiare un considerevole aumento del numero dei fedeli. Infatti, nel contesto della ripresa economica, inizia, nel 1953, da parte dell’INA-CASA la costruzione di ben 900 appartamenti; nel nuovo quartiere, che vede l’arrivo di numerose famiglie dal meridione d’Italia, molti devono fare i conti con il problema del lavoro per cui spesso cercano nella parrocchia un aiuto per far fronte alle necessità legate alla loro nuova sistemazione.
Nello stesso anno le strutture parrocchiali subiscono un ampliamento con la costruzione dell’asilo parrocchiale. È degli anni ’60 la costruzione dell’oratorio per i ragazzi.Zoia 105aTra il 1967 e il 1973 si assiste alla realizzazione del quartiere GESCAL: una trasformazione urbanistica che ha modificato la fisionomia del quartiere con la costruzione di 1.100 alloggi per una popolazione di circa 5.000 nuovi abitanti.
I diversi insediamenti costruiti in successione lungo gli anni hanno fatto aumentare la popolazione ad oltre 13 mila abitanti, formando gradualmente l’attuale comunità parrocchiale di s. Elena.
Tutti questi dati cronologici sono stati raccolti e sviluppati in alcune note storiche raccolte in un volume edito dalla parrocchia in occasione del 75° anniversario della consacrazione della chiesa, N. A. Meanti, S. Elena in Quarto Cagnino: una parrocchia, un quartiere (2014), disponibile presso la segreteria parrocchiale e la buona stampa.

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